La Sardegna ha cambiato il suo turismo storico, infatti ormai quasi un turista su due arriva dall’estero. Giulia Mura, proprietaria dell’azienda ‘Pelau’, azienda storica che produce olio e vino, biologico e Kosher nel territorio d’Ogliastra, valuta questo cambio positivamente.’
Quello che arriva dall’estero è soprattutto una clientela altospendente che riempie gli hotel e i resort a 4 e 5 stelle non solo della Costa Smeralda ma anche delle zone interne e delle coste più selvagge, proprio come in Ogliastra’.Il nuovo turismo in Sardegna sceglie infatti la diversificazione e la destagionalizzazione, coprendo mesi meno caldi e scegliendo nuove proposte come l’archeologia, l’arte, la cultura, il turismo equestre, l’escursionismo, la natura, il golf e la pesca. La presenza di buyer stranieri in bassa stagione e il turismo enogastronomico che sta crescendo in maniera esponenziale permette di avere una vetrina importante sull’internazionale.
L’isola vanta una qualità eccellente nei suoi prodotti, questo ormai è risaputo e questo sta portando sempre più l’attenzione verso mondi lontani come quelli arabi, soprattutto interessati ai prodotti Bio. Le aziende sarde si stanno preparando nelle loro offerte, a breve anche l’azienda Pelau avrà nella sua struttura una sede di ricerca, un’accademia di competenze Food and Wine.’ Con l’India e il mondo arabo in generale stanno nascendo sinergie importanti che permettono di organizzare al meglio il lavoro, ho partecipato a diversi incontri, come al ‘The Saudi Food’ in Arabia Saudita e ‘Gulfood a Dubai’, mentre con l’olio stiamo lavorando bene con la Tunisia’ aggiunge Giulia, ‘punterò come azienda ad avere più competenze con l’accademia, più percorsi riferiti ai prodotti, alla ricerca, alla trasformazione, lavorazione e raccolta, una vera filiera esperienziale di livello’.
La Sardegna da tempo si prepara per questa ‘transizione turistica’ lo ha fatto ad esempio con la presentazione del 1° Forum Internazionale del Turismo Esperienziale e Sostenibile – La Sardegna destinazione turistica dei paesi arabi del Golfo (“Luxury e Lifestyle Travel”) promosso dalla Camera di Cooperazione Italo Araba delegazione Sardegna con il contributo della Fondazione di Sardegna, dedicata al mercato musulmano e in particolare ai turisti provenienti dai paesi del Golfo Persico.
Tutto questo aprirà le porte a nuovi scenari di scambi, di commercio e di opportunità per le nostre imprese sarde.
Valeria Satta