Un esempio da seguire. Un territorio che diventa un brand, un marchio di promozione di un’area geografica con una forte vocazione identitaria, uno strumento di comunicazione e, soprattutto, una rete costituita da 24 cantine imbottigliatrici e una ventina di aziende vitivinicole di Mamoiada per un totale di settanta soci. È Mamojà, associazione culturale nata nel 2015, che ha l’obiettivo di valorizzare e tutelare la produzione vitivinicola di un’area che rappresenta un unicum non solo in Sardegna ma in tutta Italia. Un territorio in cui il vino ha una valenza tutta particolare dal punto di vista sociale, culturale, religioso.
I numeri parlano chiaro: Mamoiada è un paese di 2500 abitanti, la tradizione vitivinicola è radicata nella cultura locale e i vigneti secolari e quelli più giovani delineano le colline circostanti.
A sostenere questa tradizione sono le 200 Cantine familiari, che producono vino per autoconsumo, e le 33 che imbottigliano regolarmente, per un totale 500.000 bottiglie all’anno e un fatturato di oltre 5 milioni di euro. I posti di lavoro stabili nel settore viticolo sono 150 con decise prospettive di crescita.
I vigneti sono ad un’altitudine media di 730 m. s.l.m. (soggetti a forti escursioni termiche tra il giorno e la notte), i suoi terreni sono di natura granitica di struttura sciolta e leggermente acidi. Sono circa 350 gli ettari di vigneto, il vitigno più coltivato è il Cannonau (95%) e grazie a dei nuovi impianti, oggi, si sta valorizzando anche la Granazza, un vitigno autoctono a bacca bianca. La forma di allevamento tradizionale è l’alberello basso e le rese sono mediamente tra i 20 qli/ha nelle vigne antiche e gli 60 in quelle giovani.
Ecco perché a Mamoiada il vino è diventato lo strumento più efficace per educare al rispetto ambientale, creare posti di lavoro, veicolare l’economia del territorio, combattere lo spopolamento che affligge le cosiddette zone interne e l’intera isola sarda. L’associazione dei viticoltori di Mamoiada sostiene modelli di agricoltura biologica e intende preservare e promuovere gli aspetti culturali legati alla vite e al vino unitamente al patrimonio gastronomico in abbinamento ai vini.
Le denominazioni che attualmente ricadono sul territorio di Mamoiada sono: la DOC Cannonau di Sardegna, IGT Isola dei Nuraghi (entrambe possono essere utilizzate in tutto il territorio della Sardegna); IGT Barbagia (ricade in 15 comuni della provincia di Nuoro) e IGT provincia di Nuoro (che può essere usata nella provincia di Nuoro, Ogliastra, Cagliari, Oristano). Non è prevista nessuna sottozona territoriale “Mamoiada”.
Un grande merito dell’Associazione Mamojà è aver lavorato tenacemente per far emergere i punti critici di tali denominazioni generaliste, che minimizzano l’importanza del terroir di origine dei vini, e ha indirizzato i suoi soci in modo da preservare e promuovere le peculiarità che rendono unici e riconoscibili i vini di questo territorio.
Intorno a questa realtà si moltiplicano le iniziative tese a valorizzare le produzioni delle cantine locali che hanno raggiunto oramai una qualità che non teme confronto con i migliori vini nazionali e internazionali. Lo si è capito al Vinitaly (dove l’associazione si è presentata con 11 cantine e ancora di più nell’ultima edizione di Mamojada Vives, una sorta di anteprima dei vini realizzati dai viticoltori dall’associazione Mamojà che si è svolta nell’ultima settimana di aprile nella Cantina Sedilesu.
La degustazione (50 vini, 10 Granatza, varietà autoctona a bacca bianca, 8 rosati e 32 rossi) dedicata alla stampa e agli operatori ha decretato un innalzamento qualitativo generale dei vini, con punte di eccellenza che hanno stupito gli assaggiatori. In particolare è il livello dei vini rossi, Cannonau in purezza chiaramente, a risultare strabiliante. Come ha giustamente sottolineato il giornalista Maurizio Valeriani della rivista Vino da Bere, che da oltre dieci anni monitora la produzione vinicola di Mamoiada, “pochissime altre zone in Italia posso vantare tanta omogeneità nell’espressione di carattere, tipicità e identità territoriale”.
CONTATTI:
Associazione Culturale Mamojà
Via Vittorio Emanuele II
08024 Mamoiada (NU)
Website: https://www.mamoja.it/