Sono quattromila le aziende del vino provenienti da tutta Italia e da oltre trenta Paesi che hanno confermato la loro presenza alla 56esima edizione di Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 14 al 17 aprile.
“Una partecipazione espositiva consolidata che conferma la centralità del Salone internazionale del vino e dei distillati sempre più targetizzato sulle esigenze delle imprese e sulla promozione del settore in Italia e sui mercati esteri, storici ed emergenti” affermano gli organizzatori, spiegando che in questa direzione va anche il nuovo Piano strategico di Veronafiere “One 2024-2026, che contempla un rafforzamento ulteriore della mission di Vinitaly volta ad amplificare la piattaforma promozionale del brand per garantire, al contempo, investimenti per l’incoming sulla manifestazione e sul prodotto italiano nelle piazze export più strategiche, grazie a un radicamento di Veronafiere ancora più capillare proprio in quelle aree”.
In contemporanea a Vinitaly 2024 anche la 28esima edizione di “Sol, International olive oil trade show” (area C); “Xcellent Beers” (area C) e il 25esimo “Enolitech, Salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra” (pad. F). Con le tre rassegne, il numero delle aziende presenti nei 17 padiglioni della fiera sale a quasi 4.300. Confermato anche “Vinitaly and the city”, il fuorisalone in calendario nel centro della città scaligera dal 12 al 15 aprile, che nel 2023 aveva registrato oltre 45mila degustazioni da parte dei winelover.
Sabato 13 aprile 131 produttori selezionati da Wine Spectator e Veronafiere si ritroveranno alle Gallerie Mercatali per la 13esima edizione di “Vinitaly Operawine”, l’evento première del Salone internazionale che ogni anno punta i riflettori sugli ambasciatori e sulle iconiche etichette del vino italiano negli States. Quest’anno si contano tre debutti rispetto alla selezione 2023, a cui si aggiungono sei aziende che tornano in lista dopo l’assenza dello scorso anno.
Con 33 produttori rappresentati, la Toscana è ancora una volta la regione capofila ma sono confermati anche il secondo e terzo gradino del podio, occupati rispettivamente da Piemonte (19 aziende) e Veneto (18), seguiti a loro volta dalla Sicilia che passa dalle dieci cantine del 2023 a 16. E se due produttori selezionati su tre provengono proprio dalle “regioni bandiera” del vino italiano, guardando alla geografia enologica complessiva dello Stivale il primato per rappresentatività va al Nord (43%), seguito dal Centro (33%) e poi da Sud e Isole (24%). Tema del layout di “Vinitaly Operawine 2024” è l’opera lirica, iscritta da quest’anno nel Patrimonio immateriale dell’Unesco.
Tra i premi da segnalare 5StarWines – the Book, la selezione enologica che Veronafiere organizza in collaborazione con Assoenologi. Una selezione, due anime: da un lato l’evento, ossia il blind tasting di tre giorni con una giuria internazionale di wine professional; dall’altro, la guida ufficiale 5StarWines – the Book, che raccoglie i vini partecipanti che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 90 centesimi. Durante l’edizione dello scorso anni, la settima, 733 degli oltre 2200 campioni partecipanti sono stati selezionati per l’inserimento nella Guida.
5StarWines – the Book è la Guida dei vini selezionati durante l’evento, uno strumento utile alle cantine sia sul versante promozionale che commerciale. Introduce i vini delle cantine selezionate ad esperti di settore, buyer internazionali e wine lover di tutto il mondo a prodotti vitivinicoli di alta qualità, promuovendoli con tasting notes redatte dai giudici della selezione. La Guida funge da garanzia di qualità per i vini in essa contenuti e certifica il loro valore sul mercato globale. È disponibile in formato digitale sul sito web e su piattaforma, e cartaceo