La prima giornata della terza edizione del Festival letterario dell’Archeologia incanta il pubblico di Tharros. Quattro i volumi presentati nel nuovo teatro all’aperto dell’area archeologica della penisola del Sinis, in un susseguirsi di emozioni e di ricordi che frantumano la dimensione spazio temporale per riportare gli autori in una connessione fortissima con gli spettatori, una connessione fatta di ricordi e di luoghi che dai tempi dell’infanzia arrivano ai giorni nostri. In apertura i saluti del Prefetto di Oristano Salvatore Angeri, che ha ricordato l’importanza del sito di Tharros per un compendio archeologico che proprio nella giornata di ieri ha visto l’inaugurazione del nuovo centro servizi nel sito di Mont’e Prama, del presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni,che hasottolineato lo straordinario lavoro di squadra degli attori coinvolti nel raggiungimento degli obiettivi statutari della Fondazione, e del direttore artistico del Festival Giovanni Follesa, per il quale un Festival non solo trasforma la liturgia intima della lettura in qualcosa di collettivo ma è la dimostrazione di quanto la cultura sia un pilastro del nostro paese e uno straordinario strumento di crescita per i territori e le comunità. Sul palco, per un saluto, anche Debora Aru, presidente della Fondazione Dessì che ogni anno organizza uno dei più longevi premi letterari d’Italia, quello appunto intitolato a Giuseppe Dessì. Un premio che a ottobre spegnerà le 39 candeline.

La trilogia Dante di Shakespeare (Edizione Solferino) di Rita Monaldi e Francesco Sorti è un racconto unico, magico e incredibile, che riporta in vita, come su un grande palcoscenico, i personaggi e le storie più amati di sempre. In dialogo con Anthony Muroni, gli autori hanno ripercorso le vicende del grande scrittore fiorentino, l’esule che non poté riabbracciare la città dell’Arno. Una storia senza tempo, perfetta per essere interpretata in uno dei luoghi più suggestivi al mondo, Tharros appunto. Giuseppe Pambieri e Micol Pambieri regalano una prova attoriale di grande spessore e offrono al pubblico il giusto appetito per divorare le vicende di Dante Alighieri attraverso il racconto di William Shakespeare, “l’unica penna al mondo in grado di mettere in scena la Divina Commedia e il suo autore”. Alleanze, assedi, battaglie, suppliche e tentativi diplomatici si susseguono in un racconto dove c’è davvero di tutto: dalla Verona dei Montecchi e Capuleti alle notti di mezz’estate tra i Monti Sibillini, passando per la morte di Guido Cavalcanti, grande amico di Dante.

Erano gli anni (edizione Arkadia) è il titolo del volume presentato dall’autore Daniele Congiu che ha dialogato con Andrea Fulgheri. Un libro appassionato e intimo che narra le vicende di una dinastia familiare caduta in rovina raccontate da un bambino di dieci anni la cui esistenza si divide tra il buio dell’inverno e l’accecante luce estiva del mare di Cala Cipolla, un angolo di paradiso nella costa sud occidentale della Sardegna. In un continuo alternarsi di epoche e personaggi, passando dalle due rovinose guerre mondiali al periodo del fascismo, dai “favolosi” anni ’60 all’avvento del web, pagina dopo pagina emergono i lati più drammatici o ironici dei protagonisti di un’opera corale che porta il lettore nella Cagliari del primo Novecento e in quella che poi si svilupperà grazie al boom economico e alla modernità.

Vanessa Roggeri con Il ladro di scarabei (Edizione Rizzoli) ha dato vita a una storia familiare di ambizione e passioni sullo sfondo dell’Italia fascista. Il racconto emozionante e vivido delle vie oscure che può seguire il desiderio di riscatto sociale. Nella conversazione con Alessandra Ghiani riemerge una Cagliari antica e sconosciuta. Si torna indietro, nel 1928, e il protagonista di questa storia è Antino, un cosiddetto majolu, uno dei tanti ragazzini che per scappare dalla povertà della campagna e trovare un futuro migliore arrivano in città, e lì, nelle dimore dei signori, offrono i loro piccoli servigi in cambio di vitto e alloggio. Ad accoglierlo in casa sua è l’ingegner Italo Dejana, un imprenditore antifascista dall’animo generoso: è stato fortunato e lo sa, Antino. Cercherà in ogni modo, infatti, di conquistare la fiducia del suo benefattore e vincere la diffidenza nutrita dalla moglie Elsa e dai figli Leonardo, Agnesa e Asmara. E quando a un certo punto si troverà a un passo dal perdere ogni cosa, per assicurarsi il posto che crede di meritarsi nell’albero genealogico dei Dejana non si farà alcuno scrupolo, disposto a tutto pur di ottenere quello che la sorte gli ha negato per nascita. Anche a conquistare l’amore della timida Asmara, figlia adottiva dell’ingegnere, per la quale ha sempre provato disprezzo e invidia.

La serata si è chiusa con la presentazione de L’Italia prima di Roma. Sulle tracce degli antichi popoli italici (Edizione Rizzoli). Nel dialogo tra l’autore Paolo Giulierini e l’archeologo Giorgio Murru, la storiadelle “origini di noi italiani che ancora prima di essere tali siamo stati italici”. Del resto sottolinea l’autore,in ogni regione la toponomastica, i monumenti, i reperti archeologici, le tradizioni etnografiche, persino le abitudini alimentari e culinarie raccontano la storia di popoli antichi che a partire dall’Età del ferro si sono frequentati, confrontati, scontrati. Celti, Veneti, Liguri, Etruschi, Sardi, Latini, Sanniti, Lucani, Piceni, Campani, Punici, Enotri, Siculi e molti altri hanno lasciato ovunque nella penisola tracce profonde, preziose per capire com’era l’Italia prima dell’avvento di Roma. Con la competenza dell’esperto e il passo avvincente del divulgatore, Paolo Giulierini ha accompagnato il pubblico di Tharros in un viaggio affascinante e ha illustrato la meravigliosa complessità della storia del nostro Paese. Un saggio che è anche una guida per innamorarsi, oltre che di tutte le sue bellezze, anche delle genti che hanno abitato l’Italia in tempi remoti.

IL PROGRAMMA DI OGGI – TEATRO ALL’APERTO DI THARROS, AREA ARCHEOLOGICA (INGRESSO GRATUITO)

Ore 21.15 MELANIA MUSCAS – “LA PROFEZIA DELLO STRANIERO” – Ed. Giunti- In dialogo con Franca Rita Porcu

Ore 22.00 CLAUDIO PESCIO – “PARADISI PROIBITI. STORIE DI SESSO, ALCOL E DROGA NELLE OPERE D’ARTE” – Ed. Giunti. In dialogo con Giovanni Follesa

Ore 22.45 ALESSANDRO GIULI – “GRAMSCI E VIVO” – Ed. Rizzoli – In dialogo con Anthony Muroni

Ore 23.30 “MISTERI PER CASO. VIAGGIO TRA MITI, CURIOSITà ARCHEOLOGICHE E SIMBOLI SEGRETI” – Spettacolo reading con Syusy Blady

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