Il fico nero di Chia, una varietà di fico particolarmente apprezzata per le sue qualità organolettiche e la sua lunga storia, ha recentemente ottenuto un nuovo riconoscimento, entrando a far parte del repertorio regionale della biodiversità. Questo importante traguardo segue il riconoscimento come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (Pat) e la Denominazione Comunale (Deco). L’annuncio è stato fatto da Francesco Sanna, rappresentante dell’agenzia Laore, durante un convegno tenutosi a Domus de Maria in occasione della 12ª Festa del Fico. L’evento ha incluso esposizioni e percorsi di degustazione presso le aziende agricole locali, attirando appassionati e curiosi.

“La Festa del Fico è stata un’opportunità per celebrare un frutto dal sapore unico, che ha origini antichissime e straordinarie proprietà benefiche per la salute,” ha dichiarato la sindaca di Domus de Maria, Maria Concetta Spada. Il fico nero di Chia, infatti, è al centro di un progetto di valorizzazione portato avanti dal Comune in collaborazione con la Comunità Mondiale della Longevità, guidata da Roberto Pili.

Il progetto, chiamato Nutri Action, ha esaminato i benefici dell’integrazione quotidiana di una moderata quantità di fichi, sia freschi che essiccati, nella dieta di un gruppo di anziani monitorati dai ricercatori della Comunità Mondiale della Longevità. I risultati hanno dimostrato che il consumo regolare di fichi ha avuto effetti molto positivi sulla salute degli anziani, confermando ciò che le comunità mediterranee, inclusa quella sarda, sanno da millenni.

“I fichi, grazie al loro elevato contenuto di vitamine e calcio, sono un alimento prezioso per prevenire l’osteoporosi e mantenere in salute denti e gengive,” ha spiegato Roberto Pili. Questo frutto, tradizionalmente consumato nelle diete mediterranee, continua a dimostrarsi un alleato fondamentale per la salute e la longevità.

La Sardegna, e in particolare la zona di Chia, è rinomata per la produzione di fichi di alta qualità. I terreni fertili e il clima mediterraneo creano le condizioni ideali per la coltivazione di questa varietà, che si distingue per la sua dolcezza e il colore intenso. Il fico nero di Chia, in particolare, è molto ricercato sia a livello locale che internazionale. Viene coltivato secondo metodi tradizionali che rispettano l’ambiente e preservano la biodiversità della regione.

Chia, una località famosa non solo per le sue spiagge mozzafiato ma anche per la sua produzione agricola di eccellenza, ha visto crescere l’interesse per i suoi fichi negli ultimi anni. Questo frutto non è solo un simbolo della tradizione agricola sarda, ma rappresenta anche un elemento chiave nella dieta locale, particolarmente apprezzato per le sue proprietà nutritive.

La valorizzazione del fico nero di Chia attraverso riconoscimenti come il Pat, la Deco e ora l’inserimento nel repertorio della biodiversità regionale, non solo promuove il prodotto, ma rafforza anche il legame tra territorio, tradizione e salute. Questo frutto, che affonda le sue radici nella storia millenaria della Sardegna, continua a essere un elemento distintivo della cultura e dell’agricoltura dell’isola, con un potenziale ancora tutto da scoprire nel panorama agroalimentare nazionale e internazionale.

(Valeria Satta)  

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