L’olio d’oliva non è solo un prodotto alimentare, ma un vero e proprio ambasciatore del territorio che lo produce. Promuovere l’olio significa far conoscere le aziende produttrici, portandole alla ribalta nazionale e internazionale, e trasformarle in attrattive turistiche che valorizzano l’intera regione. Questi temi sono stati al centro della 30ª edizione del Concorso Nazionale Montiferru 2024, svoltasi a Oristano, organizzata dal Comitato Montiferru sotto la guida della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano.

L’evento ha celebrato anche i 30 anni dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e ha segnato un importante gemellaggio con il prestigioso Premio Nazionale Ercole Olivario. Tra i protagonisti della giornata, il vicepresidente della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano, Salvatore Ferdinando Faedda, e il segretario generale della Camera di Commercio, Cristiano Erriu, insieme a diverse figure di rilievo come l’assessore regionale dell’Agricoltura Gian Franco Satta, il presidente nazionale delle Città dell’Olio Michele Sonnessa, e Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico.

Quest’anno, il concorso ha visto la partecipazione di 50 aziende provenienti da tutta Italia, con un totale di 84 oli in gara. Tra i premi assegnati, 12 sono andati ai migliori oli nelle categorie Dop/Igp, biologico, monocultivar e pluricultivar. Nella categoria monocultivar, il primo premio è stato vinto da Mimì Coratina dell’azienda agricola Donato Conserva in Puglia, seguito da Miciolo Frantoio I Greppi di Silli dalla Toscana, e di nuovo Mimì Coratina Denocciolato della stessa azienda pugliese. Nella categoria Dop/Igp, l’olio Bio Dop Sardegna della società agricola Antonello Fois di Alghero ha conquistato il primo posto, seguito da Tenuta Torre di Mossa in Puglia e S’Ard Dop Semidana di Franco Ledda a Oristano. Nella categoria biologico, Il Biologico di Antonello Fois ha trionfato, con premi anche per Gran Pregio Bio Coratina di Maria Caputo in Puglia e Legno d’Olivo della Fattoria Altomena in Toscana. Infine, nella categoria pluricultivar, S’Ard Pluricultivar di Franco Ledda ha vinto il primo premio, con riconoscimenti anche per Riserva Frantoio di Croci in Toscana e l’olio Tradizionale della Fattoria Altomena.

Cristiano Erriu ha sottolineato come il trentennale del Premio Montiferru offra nuove opportunità, grazie al gemellaggio con il Premio Ercole Olivario e la collaborazione con le Città dell’Olio. Ha evidenziato l’alta qualità delle imprese sarde che si distinguono nei concorsi nazionali e internazionali, contribuendo a legare l’eccellenza del prodotto al turismo e alla cultura locale, creando un’offerta integrata di esperienze gastronomiche e culturali.

Roberta Garibaldi ha presentato i risultati del primo rapporto nazionale sul turismo dell’olio, evidenziando come l’enogastronomia sia sempre più centrale nelle scelte dei viaggiatori, soprattutto europei, che privilegiano le esperienze all’aperto e il contatto con la cultura e la gastronomia locale.

Federico Sisti, segretario generale della Camera di Commercio dell’Umbria, ha elogiato l’importanza dell’olio nel promuovere il Made in Italy, sottolineando la sua unicità e varietà nel panorama mondiale. Michele Sonnessa, presidente delle Città dell’Olio, ha ricordato il valore storico e culturale dell’olio, celebrando il trentennale di iniziative che hanno costruito una comunità legata a questo prodotto e alle tradizioni che rischiano di scomparire, ma che rappresentano un’identità forte da preservare e raccontare. 

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