FederTerziario, organismo nazionale datoriale apartitico e senza fine di lucro che opera da quasi 30 anni al fianco di Piccole e Medie Imprese del settore del terziario, dei servizi, della piccola impresa industriale, commerciale, agricola e delle libere professioni e del lavoro autonomo in generale, ha finalmente la sua rappresentanza in Sardegna.

La nascita della nuova organizzazione, che è stata presentata questa mattina a Cagliari,segna un passo importante per le micro e piccole imprese del territorio. La Sardegna, con le sue 144.389 imprese attive, vede il 96,3% rappresentato da realtà con meno di 10 dipendenti, a conferma del ruolo centrale di queste nel tessuto economico regionale.

Sono intervenuti Nicola Patrizi, Presidente Nazionale di FederTerziario, Valeria Satta, neo Presidente Regionale Sardegna, e Mattia Putzu, Presidente Provinciale di Cagliari. Durante l’incontro sono state presentate le strategie per valorizzare le eccellenze locali, sostenere le imprese nell’affrontare le transizioni digitali ed ecologiche, e promuovere la competitività sui mercati internazionali.

“FederTerziario Sardegna – ha sottolineato Valeria Satta – si pone come obiettivo quello di supportare le micro e piccole imprese attraverso formazione, consulenze e strumenti innovativi per ridurre le barriere burocratiche, migliorare il dialogo con la Pubblica Amministrazione e accedere con maggiore facilità ai fondi regionali ed europei. Particolare attenzione – ha concluso – sarà dedicata anche alla sicurezza sul lavoro, un tema centrale per garantire la dignità e la tutela dei lavoratori”.

Nel corso dell’incontro FederTerziario Sardegna ha presentato i dieci punti programmatici per il sostegno alle micro e piccole imprese dell’isola. Si punta su assistenza e formazione per affrontare le sfide della transizione digitale ed ecologica, favorendo sicurezza sul lavoro e innovazione.

La promozione del marchio “Made in Sardinia” mira a valorizzare eccellenze locali, mentre l’economia blu e la pesca vengono considerati settori strategici da rilanciare. Fondamentale è un utilizzo efficace dei fondi europei, con focus su sostenibilità e digitalizzazione. L’accesso al credito è visto come leva per includere imprenditori esclusi dai circuiti tradizionali, abbinato a soluzioni energetiche sostenibili e accessibili. 

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