Dolci, biscotti, prodotti da forno, pasticceria conservata, snack dolci e salati, insieme a formaggi, vini, distillati, birre e molti altri alimenti tipici, rappresentano una risorsa preziosa per la Sardegna, soprattutto nella stagione estiva.

Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, nell’isola operano ben 2.942 imprese artigianali nel settore alimentare, pari al 10,7% dell’artigianato sardo, con un totale di 10.183 addetti. Questi numeri pongono la Sardegna al primo posto tra le regioni italiane per l’incidenza degli addetti nel comparto alimentare, bevande e ristorazione rispetto al totale dell’economia regionale (3,3% contro l’1,5% della media nazionale). Tra le province più attive a livello nazionale in questo ambito, spiccano Nuoro al primo posto (5,8%) e il Sud Sardegna al terzo (4,4%).

La Sardegna si distingue anche per il numero di operatori certificati Dop, Igp e Stg: ben 15.440, pari al 19% del totale nazionale. “La genuinità dei prodotti artigianali sardi, che rappresentano la tradizione enogastronomica dell’isola, continua a essere molto apprezzata anche d’estate”, afferma Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna. “Non solo fanno bene alla salute e aiutano a mantenersi in forma, ma sono anche un volano per l’economia locale e contribuiscono a mantenere alto il prestigio del food made in Sardegna a livello globale.”

Le imprese artigianali alimentari si distribuiscono sul territorio sardo in modo variegato: nell’area Sassari-Gallura sono presenti 888 aziende con 3.144 addetti; nel Sud Sardegna 635 imprese con 2.129 lavoratori; nella zona di Cagliari 606 aziende con 2.238 dipendenti; a Nuoro e Ogliastra 530 imprese con 1.856 addetti, mentre la provincia di Oristano conta 283 aziende con 817 lavoratori.

Il Ministero dell’Agricoltura sottolinea inoltre la qualità dei prodotti sardi riconosciuti a livello europeo con marchi Dop, Igp e Stg: Agnello di Sardegna, Carciofo Spinoso di Sardegna, Culurgionis d’Ogliastra, Fiore Sardo, Pecorino Romano, Pecorino Sardo, Olio di Sardegna e Zafferano di Sardegna. A questi si aggiungono 243 prodotti agroalimentari tradizionali, la cui lavorazione e conservazione rispettano tecniche tramandate nel tempo. Tra questi, 85 sono prodotti da forno e pasta fresca, 63 vegetali, 21 formaggi, 20 derivati di origine animale, 18 carni, 15 pesci e molluschi, 12 specialità gastronomiche, 7 bevande e distillati, e infine 1 categoria per grassi e condimenti.

La ricchezza dell’artigianato alimentare sardo non solo soddisfa i palati dei consumatori, ma rappresenta una tradizione che promuove l’identità culturale e l’economia della regione. 

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