L’eurocamera ha dato il via libera definitivo alla riforma delle norme dell’Ue che riguardano la protezione delle Indicazioni Geografiche (IG) per il vino e i prodotti agricoli. Il nuovo regolamento rende più agevole la registrazione delle IG e protegge nomi tradizionali come il Prošek croato, simile al Prosecco italiano. Sarà obbligatorio indicare il nome del produttore sulle etichette delle Denominazioni di Origine Protetta (Dop) e delle Indicazioni Geografiche Protette (Igp) per garantire trasparenza ai consumatori.
L’obiettivo è difendere i prodotti certificati da imitazioni ed emulazioni. La riforma è stata accolta positivamente dalle associazioni di settore, che vedono in essa un sostegno agli agricoltori e una valorizzazione delle Indicazioni Geografiche. Plaude il mondo delle associazioni di settore.
“La riforma del sistema europeo delle denominazioni di origine va a tutelare il primato italiano nell’Unione Europea con 892 prodotti riconosciuti, tra alimentari, vini e liquori, che sviluppano un valore di oltre 20 miliardi di euro e danno lavoro a 890mila persone impegnate nelle filiere”, spiega il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, oltre a proteggere gli agricoltori, “in modo da renderli sempre più competitivi e sostenibili”. Ne saranno rafforzati anche i Consorzi di tutela, per Origin Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, “con l’obiettivo di far crescere ancora di più il valore delle Indicazioni Geografiche”. Cresciute nel corso degli ultimi decenni fino a diventare un pilastro della politica europea”, per Paolo Zanetti, presidente di Assolatte.