La Sala Contemporanea dello Spazio Opificio a Sa Manifattura ospita “Hey, Jonny”, una mostra immersiva e interattiva che combina arte, emozioni e tecnologie digitali, firmata dall’artista Giovanni Motta. L’esposizione, promossa da INNOIS in collaborazione con Opificio Innova e con il contributo della Fondazione di Sardegna, è stata presentata questa mattina in anteprima alla stampa. Sono intervenuti la vice presidente della Fondazione di Sardegna Micaela Morelli, il direttore artistico Andrea Concas el’artista Giovanni Motta, autore delle sculture e delle tele che saranno esposte al pubblico a partire dal 19 dicembre. La mostra esperienziale si inserisce nel progetto triennale | Ar ● t i ● f ì ● c i o |, dedicato all’intelligenza artificiale e alle sue applicazioni nel mondo della creatività.
“La mostra Hey, Jonny – ha affermato Micaela Morelli, Vice Presidente Fondazione di Sardegna- rappresenta un momento di riflessione sul rapporto tra arte e tecnologia, esplorando come l’intelligenza artificiale possa ampliare le possibilità espressive dell’arte contemporanea. Sostenere progetti come questo rientra nell’impegno della Fondazione di Sardegna a promuovere l’innovazione culturale e a valorizzare iniziative capaci di coniugare creatività e nuove tecnologie. Hey, Jonny conferma inoltre l’importanza di creare spazi di dialogo tra artisti, innovatori e comunità, per favorire una partecipazione attiva e inclusiva ai processi di trasformazione culturale”.
L’universo di Jonny Boy: un viaggio nel sé interiore
Al centro della mostra si trova Jonny Boy, alter ego artistico di Giovanni Motta. Questo personaggio in stile cartoon, dai tratti accattivanti e onirici, è il simbolo del bambino interiore che vive dentro ognuno di noi. Attraverso Jonny Boy, Motta esplora temi universali come la nostalgia, l’innocenza e la forza delle emozioni primordiali, spesso dimenticate nella frenesia della vita quotidiana.
La ricerca artistica di Giovanni Motta si nutre di meditazione regressiva, un processo che gli permette di recuperare ricordi, oggetti transizionali e scenari emotivi del passato per trasformarli in elementi visivi. Il risultato è un universo estetico che intreccia pittura iperrealista, elementi digitali e un linguaggio visivo accessibile ma profondamente simbolico.
Giovanni Motta: una voce internazionale dell’arte digitale
Giovanni Motta è un artista Neo-Pop-surrealista di fama internazionale. La sua carriera è stata costellata da mostre in prestigiose istituzioni e gallerie, tra cui il K11 Museum di Shanghai, il Museo della Permanente e La Triennale di Milano, il CAFA Museum di Pechino e il Mart Museum di Rovereto. Con un approccio che fonde tradizione e innovazione, Motta è tra gli artisti che stanno ridefinendo il ruolo dell’arte nell’era digitale, dimostrando come la tecnologia possa ampliare la sfera espressiva dell’essere umano.
“La mostra – ha dichiarato Giovanni Motta – è un viaggio interdisciplinare e interattivo, un tentativo di spiegare un argomento complesso attraverso un’immagine che arriva al cuore. Jonny Boy é il bambino di tutti, un riflesso in cui ognuno di noi può riconoscersi. L’intelligenza artificiale ha avuto un ruolo fondamentale, permettendo a Jonny Boy di prendere vita all’interno della mostra.”
Arte e innovazione: il contributo dell’Intelligenza Artificiale
“Hey, Jonny” non è solo una mostra, ma un’esperienza che spinge il visitatore a interagire con opere animate e multisensoriali, rese vive dall’intelligenza artificiale. Ogni creazione diventa un’opportunità per riflettere sull’incontro tra memoria e futuro, emozione e tecnologia. Attraverso installazioni interattive, Motta invita il pubblico a diventare parte attiva dell’opera d’arte, favorendo un dialogo intimo e collettivo con le emozioni universali che permeano le sue opere.
Artificio: un laboratorio di futuro
“Hey, Jonny” rappresenta il secondo capitolo del progetto triennale | a r ● t i ● f ì ● c i o |, inaugurato con la mostra “Gods of the Digital Age”. Il progetto sperimentale, nato per esplorare le frontiere dell’intelligenza artificiale applicata all’arte, si è già distinto per i laboratori creativi digitali tenuti a Cagliari e Sassari, dove venti giovani hanno imparato a utilizzare l’AI per creare testi, immagini e video. Guidati dagli artisti del collettivo THEM, i partecipanti hanno trasformato la loro creatività con strumenti innovativi, ampliando i confini dell’immaginazione artistica.
“Grazie all’intelligenza artificiale, – ha dichiarato il direttore artistico Andrea Concas – siamo riusciti a dar vita a Jonny Boy e alle creazioni di Giovanni Motta, in uno degli spazi immersivi più importanti d’Italia. L’AI ha studiato tutti i testi e le opere dell’artista; Jonny Boy ha così preso vita esattamente come l’artista l’ha immaginato e concepito.”
Dettagli per i visitatori
La mostra “Hey, Jonny” sarà visitabile, con ingresso gratuito, dal 19 dicembre 2024 nella Sala Contemporanea dello Spazio Opificio (1 piano) a Sa Manifattura, Cagliari. Un’occasione unica per immergersi in un mondo onirico e futuristico dove arte e tecnologia si incontrano, rivelando nuove prospettive sulla creatività. Mercoledì 18 dicembre, alle ore 18, è in programma il vernissage con l’inaugurazione dello spazio espositivo.