Della sua infanzia a Somma Vesuviana ricorda ancora il gusto impareggiabile del ragù di nonna Luigia. Poi in giro per il mondo ha assaporato e scoperto tanti altri sapori. Un viaggio andata e ritorno con un ricco bagaglio di esperienze per dar vita nel 2019 al ristorante che nel nome riassume la sua visione di cucina: Contaminazioni. Ed è arrivata la stella Michelin. Lo chef Giuseppe Molaro è il protagonista di “Notti Stellate”, nuovo appuntamento con la cucina d’autore, martedì 23 maggio, all’Osteria del Forte di Palazzo Doglio, a Cagliari.
Estetica, armonia di sapori, tecnica, in un gioco di intrecci di gusti di diverse culture. Il made in Italy, soprattutto nella variante campana, incontra il Sol Levante nelle sue proposte.
Sposato con una giapponese, lo chef confessa all’agenzia di stampa ANSA: “Da ogni paese ho attinto tecniche di cottura, tradizioni, ricette, abbinamenti. Ma il Giappone mi è entrato un po’ più nel cuore, da questa passione è nata la mia visione di cucina, connubio tra i due paesi. Tuttavia, nei miei piatti si sente un pizzico di Spagna, di cucina indiana, cinese, thailandese, coreana”. Tutto grazie alle collaborazioni in prestigiosi ristoranti.
“Sono stato fortunato – ammette lo chef – ho avuto modo di arricchirmi professionalmente con tante diversità culturali. A Palazzo Doglio proporrò una cucina più italianizzata – svela – Il piatto che più rispecchia il concetto di fusione sarà la tartare di tonno servita con aceto di alghe e tonnetto essiccato, olio al coriandolo, frutti rossi e chips di foglie di shiso”. Nel menu ci sono poi “Meringa di cipolla rossa e lamponi ripiena di genovese e crema di limone” e “Risotto mantecato con crema di finocchio, zafferano limone e gamberi rossi”. Il comune denominatore è la materia prima di prim’ordine, la stagionalità, l’equilibrato e accattivante accostamento di forme, colori, gusti, tutti da assaporare.
BIOGRAFIA
Nato a Napoli il 26 novembre 1986. Mosso sin da subito dalla passione, consegue il diploma alla scuola alberghiera IPSSAR De Medici di Ottaviano (NA) . Inizia con le prime esperienze lavorative ad approfondire piatti e prodotti della tradizione partenopea a partire dal ristorante del padre “People Wine Bar” a Somma Vesuviana (NA) proseguendo poi per vari ristoranti campani: Villa Smeraldo, il Chiostro, le Arcate Catering, dove riesce a trovare il perfetto connubio tra classicità ed innovazione, competenze che successivamente lo portano anche all’estero, in Irlanda, al ristorante “Sapori Italiani” per 1 anno e mezzo. Dal luglio 2008 al 2010, diviene chef di partita presso il ristorante “El Raco de Can Fabes” di Santi Santamaria *** Michelin a Sant Celoni a Barcellona, dove prende consapevolezza di un nuovo modo di vedere la cucina. Dal settembre 2010 al 2012 lavora alla Pergola di Roma *** Michelin sotto la guida dello chef Heinz Beck che lo porta pian piano a crescere ed ampliare la propria formazione in giro per il mondo, dal ristorante Les Paillotte * Michelin a Pescara, al “Gusto” by Heinz Beck in Portogallo, al Social by Heinz Beck a Dubai, al Sensi by Heinz Beck come Chef di cucina ed infine Heinz Beck e Sensi by Heinz Beck come Executive Chef. Percorso che lo porta a raggiungere diversi premi, tra cui le 3 forchette gambero rosso nel 2017 e nel 2018, al 190° posizione del concorso The Best Chef Awards nell’anno 2017 , Heinz Beck 6 Diamond Award nel 2016 e nel 2017 e la Stella Michelin nel ristorante Heinz Beck e Sensi by Heinz Beck a Tokyo.
Il piatto dello Chef: Spaghetto allo scarpariello (pomodorino del piennolo e basilico).
(Valeria Satta)