“Un evento di quattro giorni per mettere in vetrina un segmento turistico strategico, registrando un confortante successo sia nel gradimento che nei numeri. Il turismo attivo, negli ultimi anni, si è talmente sviluppato da poter proporre una consistente offerta, appetibile anche per il mercato internazionale”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, durante l’inaugurazione della Bitas (Borsa internazionale del turismo attivo in Sardegna), in programma ad Alghero fino a domenica 26 marzo.
L’apertura della Borsa ha coinciso anche con la seconda edizione degli “Stati generali del Turismo attivo in Sardegna”, con alcuni focus su politiche di destinazione, cicloturismo, turismo nautico, qualificazione professionale, escursionismo e turismo accessibile, che hanno visto la partecipazione di 400 iscritti.
“Un utile confronto tra amministratori e operatori per sviluppare proposte e valutare la nascita di nuove iniziative e il consolidamento di reti locali, perché anche in questo settore occorre fare sistema”, ha aggiunto l’assessore Chessa.
Alla Bitas, finanziata coi fondi del PO FESR Sardegna 2014/2020, partecipano 110 buyer, provenienti dalla Penisola e da alcuni Paesi europei ed extraeuropei (Germania, Austria, Regno Unito, Spagna, Francia, Danimarca, Svezia, Finlandia, Australia, Canada e Stati Uniti) e 260 seller isolani, che daranno vita a 3.300 appuntamenti B2B; 40 giornalisti; 600 iscritti ai seminari in programma.
“È sicuramente l’appuntamento più atteso dall’intera offerta turistica sarda (anche generalista), in linea con le tendenze di un mercato turistico in continua evoluzione – ha spiegato l’Assessore del Turismo – Le attività all’aria aperta, il turismo esperienziale e culturale, quello enogastronomico e le proposte legate ai Cammini completano l’offerta della ‘Destinazione Sardegna’. Il turismo attivo è la nuova filosofia del turismo sostenibile e anche la Bitas si è adeguata, proponendosi come edizione interamente ecocompatibile, grazie all’utilizzo di materiali riciclati e riutilizzabili, sia negli allestimenti che nelle dotazioni ai partecipanti, fino alla borraccia per l’acqua”.
“Con le proposte di turismo attivo, promuoviamo la conoscenza del territorio a stretto contatto con le comunità locali, perciò un’ottima opportunità per far conoscere l’interno dell’Isola, favorendo l’allungamento della stagione turistica e la destagionalizzazione dei flussi”, ha concluso l’assessore Chessa.
La manifestazione è ospitata nel ‘Villaggio Bitas’, che comprende più sedi nel ‘cuore’ di Alghero (Lo Quarter, il largo San Giovanni e il ‘vecchio mercato’). Domani (venerdì 24), alle ore 9, comincerà il workshop di incontro tra domanda e offerta, momento centrale della manifestazione. Nella stessa giornata, si svolgeranno anche i tre seminari su “Domanda e offerta del Turismo attivo”, “Turismo data-driven: analizzare i dati per prendere decisioni più efficaci” e “Sentieri e itinerari della Sardegna”.
La Bitas si chiuderà con due giornate di educational tour (sabato 25 e domenica 26), rivolti alla stampa specializzata e agli operatori accreditati, che coinvolgeranno i territori del Monteleone, del Marghine, della Planargia, del Montiferru, di Oristano e del Sinis, di Stintino e della Nurra, e di Castelsardo e dell’Anglona.