La storica realtà vitivinicola di Oristano conquista il “Gran Vinitaly” e si afferma come punto di riferimento per l’enologia italiana
Un traguardo storico per la viticoltura sarda: la Cantina del Rimedio di Oristano è stata insignita del titolo di Miglior Cantina d’Italia 2025 in occasione del Vinitaly, il più importante salone internazionale del vino. Un riconoscimento che suggella anni di lavoro appassionato e una crescita costante, all’insegna della qualità, dell’identità territoriale e dell’innovazione consapevole.
A decretare l’eccellenza della cantina è stata la guida internazionale 5StarWines – The Book 2026, che ha premiato l’azienda sulla base dei punteggi ottenuti dai suoi tre vini di punta. Un risultato straordinario che ha portato la Cantina del Rimedio – già protagonista in passato con il premio per il miglior vino d’Italia nel 2022 – a salire sul gradino più alto del podio nazionale.
«Il nostro cuore è colmo di gratitudine – scrivono i titolari della cantina sui social –. Dedichiamo questo premio al territorio del Sinis, che da sempre ci ispira, e a tutte le persone che credono nella nostra visione». La cantina ha celebrato il traguardo brindando simbolicamente con cinque etichette inserite nella guida con punteggi superiori ai 90 punti. Tra questi spiccano Aristanis, Terresinis e Juighissa, tre Vernacce che raccontano l’anima più profonda della produzione, accanto allo spumante metodo classico Aristanis, premiato come miglior spumante dell’anno con un punteggio di 95.
Fondata nel 1953 con il nome di Cantina della Vernaccia, la realtà oristanese ha attraversato più di settant’anni di storia vinicola mantenendo salda la propria identità. Il recente cambio di nome in Cantina del Rimedio segna una nuova fase, che unisce il rispetto per la tradizione con una visione moderna e dinamica del fare vino.
Il cuore della produzione resta la Vernaccia di Oristano, uno dei vitigni più antichi della Sardegna, ma la cantina ha saputo ampliare il proprio orizzonte riscoprendo vitigni autoctoni come il Nieddera, e valorizzando quelli più diffusi sull’isola come Vermentino, Cannonau e Monica. Una trasformazione avvenuta grazie a un rinnovamento interno e al contributo di consulenti enologici esterni, che hanno guidato l’azienda verso standard qualitativi sempre più elevati.
L’enologo Roberto Puggioni, il presidente Giuseppe Ponti e il responsabile commerciale Gianni Dessì parlano di un risultato che premia il lavoro quotidiano di un’intera comunità: «È un riconoscimento al nostro territorio, ai soci, ai dipendenti e a tutti coloro che da anni si impegnano per esprimere al meglio il potenziale dei nostri vitigni».
La Cantina del Rimedio non è soltanto una storia di vino, ma un esempio di resilienza, coerenza e capacità di rinnovarsi, diventando ambasciatrice di un’identità enologica sarda capace di conquistare anche i palati più esigenti a livello internazionale. Con lo sguardo rivolto al futuro, continua a portare avanti la sua missione: trasformare l’eccellenza del territorio in vini che raccontano storie autentiche, racchiuse in ogni calice.