La longevità in Sardegna è il risultato di un legame profondo con il passato, dove tutto ciò che è stato fatto lascia tracce: musica, cultura, arte e cibo. Il ruolo delle donne sarde, che hanno sempre dato valore alla vita quotidiana e rispettato le leggi della natura, è di fondamentale importanza. Coltura e cultura sono sempre andate di pari passo, e le donne sono state le custodi della conservazione, trasmissione e innovazione della cultura sarda e della longevità. Fortissimo è il legame tra la qualità del cibo, la salute e il benessere, insieme a un profondo rispetto per il cibo. Ad esempio, se un pezzo di pane cade a terra, viene raccolto, pulito e mangiato: sprecare “sa grazia ‘e Deu” sarebbe impensabile.

La dieta mediterranea, reinterpretata in chiave sarda, si basa su ingredienti naturali e stagionali. Predilige un consumo limitato di carne, abbondanza di minestroni con legumi, patate e verdure, pasta e pane pistoccu fatti in casa. La ricotta e gli alimenti a basso indice glicemico e a bassa intensità calorica, insieme a frutta e verdura di stagione, giocano un ruolo fondamentale. L’olio d’oliva, noto antiossidante, è protagonista, mentre lo strutto viene preferito per le fritture, risultando più leggero dell’olio di semi. Anche il vino, consumato con moderazione, contribuisce alla longevità grazie ai flavonoidi. Ogni elemento della dieta concorre al benessere complessivo.

Il Civargeddu Prenu, o focaccia ripiena, è un piatto tradizionale di diverse zone della Sardegna, legato alla cultura culinaria locale e simbolo della convivialità. Questa ricetta semplice ma ricca è uno degli esempi di cucina che ha accompagnato generazioni e che, ancora oggi, mantiene vivo il legame con la terra e la tradizione.

Ingredienti

Per la sfoglia

  • 500 g di farina
  • Mezzo panetto di lievito di birra
  • Acqua q.b.
  • Sale q.b.

Per il ripieno

  • 1 kg di patate a pasta bianca
  • 250 g di formaggio molle
  • 150 g di “casu ‘e fitta” (formaggio salato tipico sardo)
  • 150 g di lardo
  • 300 g di zucchine
  • 2 cipolle
  • Olio extravergine d’oliva
  • 2 spicchi d’aglio
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione

La sfoglia

Per preparare la sfoglia, sciogliete il lievito in un po’ di acqua tiepida. Disponete la farina a fontana su una spianatoia e versate il lievito al centro, aggiungendo un pizzico di sale. Impastate bene fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Formate una palla e copritela con un canovaccio, lasciandola riposare in un luogo tiepido fino a quando sarà raddoppiata di volume.

Il ripieno

Nel frattempo, iniziate a preparare il ripieno. Lessate le patate, poi schiacciatele in una ciotola. Nel frattempo, tagliate le zucchine a cubetti e pestate il lardo. Cuocete insieme zucchine e lardo in una padella fino a ottenere un composto morbido e ben amalgamato. Tritate finemente le cipolle e tenetele da parte.

Aggiungete le zucchine, il lardo e le cipolle alle patate schiacciate. In un’altra padella, scaldate un filo d’olio con gli spicchi d’aglio e, quando saranno dorati, aggiungete l’olio al ripieno. Unite anche il formaggio molle grattugiato, il casu ‘e fitta, sale e pepe, e mescolate fino a ottenere un impasto omogeneo.

Assemblaggio e cottura

Ora, stendete la sfoglia con un mattarello, ricavando dei dischi spessi circa mezzo centimetro e grandi come un piatto. Sistemate l’impasto di patate e formaggio al centro di ogni disco e sollevate leggermente i bordi, creando un cestello.

Coprite le focacce con un panno e lasciate riposare per circa mezz’ora. Successivamente, infornate a 200°C per 30 minuti, o finché non saranno dorate in superficie e cotte all’interno.

Servite i civargeddusu tiepidi, per gustare appieno il sapore genuino e ricco di questa specialità sarda, perfetta per condividere un momento di convivialità a tavola.

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