“La figura dell’enologo è profondamente cambiata negli ultimi anni. Oltre a seguire tutte le fasi di produzione del vino, dal lavoro in vigna fino all’imbottigliamento del prodotto finito, il consulente enologo è diventato fondamentale nelle strategie di comunicazione, marketing e commercializzazione, diventando per le aziende produttrici una sorta di brand ambassador capace di promuovere al meglio i propri vini nel mondo, posizionarli nei mercati di riferimento e raccontarli in modo ottimale a un pubblico che non sia soltanto quello degli addetti ai lavori”. È quanto afferma Andrea Pala, enologo sardo e consulente di importanti aziende sia nell’isola che in altre regioni, con numerosi riconoscimenti sia in Italia che all’estero, convinto che la comunicazione sia diventata uno strumento necessario per un professionista nelle cui mani risiede la qualità del vino.
Pala è diventato anche un caso di studio a livello nazionale. Se ne è accorta anche Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International, Professional Wine Groupie, una delle più importanti comunicatrici del settore a livello globale, che nel corso del 28° Enosimposio Assoenologi Sicilia, parlando proprio del ruolo dell’enologo attraverso la comunicazione, ha indicato l’enologo sardo come un modello di riferimento anche per ciò che concerne la presenza del suo nome nelle ricerche su Google.
Stesso apprezzamento è giunto anche da Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, enologo di fama internazionale, riconosciuto in modo unanime oggi il migliore enologo del mondo.
(V.S.)