Sono quattro i laboratori di impresa che coinvolgeranno i cittadini extraeuropei provenienti dalla sponda sud del Mediterraneo nell’ambito del progetto “MigraRE – Sardegna chiama Africa” promosso dall’associazione Socialmed con il contributo della Fondazione e in collaborazione con il Centro Italo Arabo e la Camera di Cooperazione Italo Araba. I laboratori si svolgeranno sia in presenza che da remoto attraverso video lezioni in italiano e in inglese. Il titolo del primo laboratorio (9 settembre) è “Fare impresa in Italia: opportunità per i cittadini UE”. “Dall’idea di impresa al piano economico finanziario” è il titolo del secondo seminario in programma il 17 settembre. Il 23 settembre è la volta del business plan con una esercitazione pratica. Infine, il 30 settembre, si parlerà de “La ricerca dei finanziamenti: bandi e fondi europei”.
Le attività riguardano l’ultima fase di un progetto della durata complessiva di tre anni. L’obiettivo di “MigraRE – Sardegna chiama Africa” è contribuire al miglioramento del processo d’interazione tra cittadini provenienti dai paesi del continente africano, residenti nel territorio regionale, e la comunità sarda, promuovendo la conoscenza dei diritti, dei doveri e delle opportunità fornite dall’ordinamento italiano al fine di coinvolgere gli attori della realtà regionale in un reciproco processo d’interazione.
L’intento è quello di costruire un più sereno clima di scambio, di conoscenza reciproca, di riconoscimento delle culture diverse, prevenendo conflitti, distanze ed esclusioni al fine di diffondere un approccio positivo alla diversità e approfondire la comprensione reciproca tra immigrati e società di accoglienza.
La seconda parte del progetto è stata interamente dedicata all’individuazione e selezione di giovani migranti per la costruzione di un percorso di creazione di impresa nelle aree della Sardegna in via di spopolamento. Nel corso di questi incontri sono stati realizzati anche delle video interviste che sono serviti a conoscere le storie personali dei cittadini e delle cittadine provenienti dai paesi africani.
Infine, di concerto con le imprese e le organizzazioni datoriali, i seminari veri e propri per fornire a 6 giovani migranti, 3 uomini e 3 donne, un supporto nella creazione di nuove imprese in settori produttivi strategici che connotano l’identità economica e sociale della Sardegna, come l’agricoltura e l’artigianato che ben si prestano a essere attivate in contesti in via di spopolamento.
Nella prima parte del progetto sono stati coinvolti gli studenti delle scuole secondarie dell’isola, attraverso una serie di incontri in cui è stato intrapreso un percorso di sensibilizzazione sul tema della migrazione, anche attraverso la somministrazione di un questionario che è servito a evidenziare il livello di reale conoscenza dei ragazzi sul fenomeno oggetto del progetto. Inoltre gli studenti sono stati i protagonisti di giornate formative di educazione al rispetto dell’altro e ai valori dell’accoglienza. Altro obiettivo dell’Associazione è quello di coinvolgere giovani italiani e stranieri in percorsi comuni abbattere le barriere e favorire il dialogo.